CHIRURGIA PLASTICA
CHIRURGIA PLASTICA PARODONTALE (PRIMO CASO)
La chirurgia plastica parodontale raggruppa entro tale definizione diversi atti chirurgici finalizzati alla correzione di deformità anatomiche, di sviluppo, o traumatiche, a carico della gengiva o della mucosa alveolare.
Alcuni interventi trovano indicazione sia in campo parodontale che implantare qualora sia desiderabile correggere difetti di morfologia, posizione e/o quantità di gengiva. Interventi finalizzati all’incremento di gengiva cheratinizzata sono eseguiti durante il secondo stadio chirurgico implantare, o su denti naturali qualora oggetto di terapia protesica o in fase pre-ortodontica. Sia lembi peduncolati che innesti liberi epitelio-connettivali possono, a seconda dei casi, venire impiegati per la ricostruzione di gengiva aderente cheratinizzata. La correzione chirurgica di aree di recessione gengivale può rendersi necessaria per ragioni estetiche, legate a difficoltà di mantenimento igienico della zona, o in presenza di forte ipersensibilità dentinale. Queste problematiche possono essere risolte con lembi peduncolati, innesti epitelio-connettivali, innesti connettivali, o tecniche combinate. La chirurgia plastica parodontale si occupa inoltre dell’eliminazione d’inserzioni anomale dei frenuli e del riempimento di creste edentule atrofiche per ottimizzare la resa estetica di un restauro protesico.
https://diegocapri.it/tecniche/casi-clinici/chirurgia-plastica#sigProGalleria49b1c5858d
CHIRURGIA PLASTICA PARODONTALE (SECONDO CASO)
La chirurgia plastica parodontale raggruppa entro tale definizione diversi atti chirurgici finalizzati alla correzione di deformità anatomiche, di sviluppo, o traumatiche, a carico della gengiva o della mucosa alveolare.
Alcuni interventi trovano indicazione sia in campo parodontale che implantare qualora sia desiderabile correggere difetti di morfologia, posizione e/o quantità di gengiva. Interventi finalizzati all’incremento di gengiva cheratinizzata sono eseguiti durante il secondo stadio chirurgico implantare, o su denti naturali qualora oggetto di terapia protesica o in fase pre-ortodontica. Sia lembi peduncolati che innesti liberi epitelio-connettivali possono, a seconda dei casi, venire impiegati per la ricostruzione di gengiva aderente cheratinizzata. La correzione chirurgica di aree di recessione gengivale può rendersi necessaria per ragioni estetiche, legate a difficoltà di mantenimento igienico della zona, o in presenza di forte ipersensibilità dentinale. Queste problematiche possono essere risolte con lembi peduncolati, innesti epitelio-connettivali, innesti connettivali, o tecniche combinate. La chirurgia plastica parodontale si occupa inoltre dell’eliminazione d’inserzioni anomale dei frenuli e del riempimento di creste edentule atrofiche per ottimizzare la resa estetica di un restauro protesico.
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CHIRURGIA PLASTICA PARODONTALE (TERZO CASO)
La chirurgia plastica parodontale raggruppa entro tale definizione diversi atti chirurgici finalizzati alla correzione di deformità anatomiche, di sviluppo, o traumatiche, a carico della gengiva o della mucosa alveolare.
Alcuni interventi trovano indicazione sia in campo parodontale che implantare qualora sia desiderabile correggere difetti di morfologia, posizione e/o quantità di gengiva. Interventi finalizzati all’incremento di gengiva cheratinizzata sono eseguiti durante il secondo stadio chirurgico implantare, o su denti naturali qualora oggetto di terapia protesica o in fase pre-ortodontica. Sia lembi peduncolati che innesti liberi epitelio-connettivali possono, a seconda dei casi, venire impiegati per la ricostruzione di gengiva aderente cheratinizzata. La correzione chirurgica di aree di recessione gengivale può rendersi necessaria per ragioni estetiche, legate a difficoltà di mantenimento igienico della zona, o in presenza di forte ipersensibilità dentinale. Queste problematiche possono essere risolte con lembi peduncolati, innesti epitelio-connettivali, innesti connettivali, o tecniche combinate. La chirurgia plastica parodontale si occupa inoltre dell’eliminazione d’inserzioni anomale dei frenuli e del riempimento di creste edentule atrofiche per ottimizzare la resa estetica di un restauro protesico.
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